«Taranto penalizzata dall’emergenza Ilva merita più risorse per la sanità». È il grido d’allarme del presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Taranto, Pierpaolo Volpe, preoccupato per il quadro economico della Regione appena certificato dalla sezione regionale Corte dei Conti che «non consentirà per il 2023 e 2024 di poter assumere altro personale». A pagarne le conseguenze, secondo Volpe, «sarà proprio la sanità tarantina, penalizzata da una dotazione organica non in linea con gli standard di fabbisogno di personale secondo l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Ancora una volta ci si dimentica di Taranto e della condizione sanitaria connessa all’emergenza ambientale Ilva, che già da adesso impone la necessità di avviare un’importante attività di prevenzione e screening per patologie neoplastiche». Per Volpe la provincia di Taranto dovrebbe ricevere risorse ad hoc per far fronte ai bisogni di salute della popolazione. «Ha pagato fino ad oggi e pagherà anche per i prossimi anni un tributo importante in termini di vite umane per l’incremento di malattie croniche non trasmissibili tra cui spiccano i tumori e le malattie respiratorie per la più grande acciaieria d’Europa che rappresenta l’uno per cento del Pil italiano».

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