L’Opi evidenzia, tra le altre cose, come l’Italia abbia 1/3 degli infermieri della Germania, “sinonimo di scarsa attenzione ai processi assistenziali”. Per il presidente Pierpaolo Volpe “solo istituendo una nuova figura che funga da collante tra l’operatore di supporto e l’Infermiere si può consentire alla professione infermieristica di svolgere funzioni specialistiche che già oggi sono realtà in molte Regioni d’Italia”

Tra le proposte sul tavolo del Ministero della Salute per sopperire alla carenza di personale sanitario c’è quella di assumere infermieri stranieri, visto il sempre crescente bisogno di assistenza e sicurezza delle cure. In discussione anche l’ipotesi di prevedere una “nuova figura” intermedia tra l’OSS e l’Infermiere in grado di svolgere attività e funzioni che oggi sono precluse all’Operatore Socio Sanitario, ma che sono solo residuali nel profilo professionale dell’infermiere. Ma per Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Taranto, prima di procedere all’assunzione di infermieri dall’estero è “necessario rivedere i modelli organizzativi al fine di adeguarli agli standard europei e degli Stati Uniti”.

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